Attrito minimo, innovazione massima: l’eccellenza di SKF


Al Master in Ingegneria della Moto da Corsa arriva la testimonianza del prestigioso partner svedese su un componente fondamentale della motocicletta da competizione: il cuscinetto.

Attrito minimo, innovazione massima: l’eccellenza di SKF

Sarebbe sbagliato definirlo un banale pit stop. Se è vero che segnava il ritorno in aula dopo tante trasferte, l’ultima giornata di lezione degli Ingegneri della Moto da Corsa è stata tuttavia molto di più di una semplice sosta fra tante scorribande nei luoghi di eccellenza del motorsport.

Di ordinario infatti c’è ben poco, quando si ha la fortuna di conoscere da vicino un’azienda che ha fatto la storia dell’ingegneria meccatronica e fa parte di quella ristretta cerchia di imprese che guidano la transizione verso l’Industria 4.0.

SKF è stata fondata in Svezia nel 1907 per contribuire, con la fornitura di cuscinetti volventi, tenute e sistemi di lubrificazione, a produrre veicoli con attriti sempre più ridotti e sistemi meccanici più veloci, duraturi, puliti e sicuri.

SKF è oggi un'azienda globale, consolidata in tutti i continenti e nella maggior parte dei settori industriali, che conta complessivamente 45 mila dipendenti, e sin dalla prima edizione è un partner fidato del Master in Ingegneria della Moto da Corsa.

Affidabilità in movimento è il motto del gruppo, che ai prodotti affianca servizi ad alto valore aggiunto suddivisi in quattro aree: Industrial Sales, Bearing Operations, Business and Product Development, Automotive and Aerospace.

Nell’ambito che ci riguarda più da vicino, quello della motocicletta da competizione, i cuscinetti sono gli attori principali della lotta contro gli attriti. I cuscinetti sono posti nel telaio, nei mozzi ruota, perno del forcellone e cannotto di sterzo. Sono anche nel propulsore, per supportare gli alberi del motore e del cambio. Ovunque ci sia una rotazione, di fatto, si ha a che fare con i cuscinetti.

A illustrare agli Allievi come SKF produce cuscinetti volventi ineguagliabili per durata, performance e affidabilità sono intervenuti Gianpiero Scaltriti e Alessandro Galeazzi, rispettivamente Manager del Dipartimento Product Engineering e Manager del Dipartimento Application Engineering di SKF Italia.

I due ingegneri operano nello stabilimento di Airasca (TO), uno degli 11 dislocati nel nostro paese. Qui SKF produce cuscinetti mozzi ruota, cuscinetti per lo sterzo e il cambio delle auto, prodotti per applicazioni drive-by-wire.

Con i ragazzi, Scaltriti e Galeazzi hanno condiviso principi e pratiche della progettazione dei cuscinetti per le applicazioni motociclistiche, oltre alle tecniche investigative con cui SKF indaga sui (rari) casi di difetti e malfunzionamenti.

Oltre a trasmettere competenze hard sugli aspetti tecnici legati al mondo dei cuscinetti, i due si sono a lungo soffermati sulle competenze soft che aiutano a semplificare il lavoro dell’ingegnere, come le doti relazionali e le capacità di comunicare con il cliente.

In questo senso, la loro testimonianza ha anche fatto da ponte con l’attività del pomeriggio, quando in aula è intervenuto Giovanni D’Amaro, Recruiter & Graduate Assessor di Maserati, per una lezione sul self branding.

La ricerca di nuove opportunità lavorative, le varie fasi di una candidatura e il consolidamento del profilo professionale: questi i temi trattati da D’Amaro con specifica applicazione all’ambito automotive.

L’obiettivo della lezione era quello di aumentare l’efficacia degli Allievi nel mercato del lavoro e permettere loro di valorizzare al massimo le esperienze professionali e formative, compresa questa del Master in Ingegneria della Moto da Corsa che dopo settimane di entusiasmo, passione e impegno è ormai prossima a concludersi, nella giornata finale di sabato 8 giugno.

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