Consapevoli di essere inclusivi


Diversità e inclusione sono alcuni degli obiettivi fondamentali per la creazione di un corretto ambiente di lavoro: ecco le tecniche dei professionisti HR che smascherano i bias discriminatori nascosti dietro la quotidianità

Consapevoli di essere inclusivi

Il 28 aprile ha avuto inizio il ciclo di webinar Professional HR Talks 2022: una serie di incontri, coordinati da Simona Calzolari (Senior HR Trainer & Communication Consultant), incentrati su alcune delle tematiche più attuali all’interno dell’ambito delle Risorse Umane.

Il primo incontro, della durata di un’ora e mezza, ha avuto come titolo Diversità e inclusione. Un approccio olistico al servizio dell’inclusione. A prendere la parola sono stati Alex Zanon, Daniele Scollo e Alice Baldazzi, tre professionisti dell’Area People & Change Management di SCS Consulting.

Alcune premesse basilari

L’incontro su Diversità e Inclusione si è aperto sulla base di una considerazione fondamentale: la valorizzazione delle diversità è un valore che oggi fornisce dei vantaggi reali alle organizzazioni. Evitare discriminazioni di qualunque tipo non è solo giusto e fondamentale, ma ha delle ripercussioni positive anche sull’immagine dell’azienda.

Si è infatti sottolineato come in Italia, nel 2020, l’88% dei clienti abbia scelto di relazionarsi con brand inclusivi, cioè con quelle realtà che negli ultimi 4 anni hanno potenziato la consapevolezza sulle tematiche diversity e inclusion. Il dato è in continuo aumento, e sempre più consumatori si interessano al livello di inclusività di una specifica azienda.

Nel maggio 2021 è stato elaborato l’ISO 30415, ovvero il primo standard internazionale incentrato sulla diversità e l’inclusione: in base a questa norma, infatti, è doveroso elaborare un framework che permetta di creare percorsi aziendali orientati verso una maggiore sostenibilità e inclusività.

Infine, una corretta gestione delle tematiche D&I può costituire un fondamentale aiuto per la cosiddetta Great Resignation, ovvero le dimissioni di massa volontarie da parte di grandi gruppi di lavoratori (in Italia il dato sfiora l’85%). Promuovere una profonda inclusività può essere un potente incentivo per i dipendenti a mantenere il proprio posto lavorativo all’interno di un ambiente più positivo.

Azioni mirate sulla consapevolezza

Il primo passo fondamentale da compiere per potere promuovere un concreto processo di inclusività è la consapevolezza della propria situazione; in altre parole, occorre studiare dettagliatamente la propria organizzazione per potere elaborare dei piani di cambiamento. Quest’ultimo, insomma, non può che partire da uno studio precedente, in grado di mettere in discussione anche i meccanismi più consolidati.

Del resto, sono proprio quegli atteggiamenti e quelle frasi che fanno parte della quotidianità che molto spesso generano discriminazioni. In questo senso, gli esperti di SCS Consulting hanno presentato alcuni strumenti capaci di svelare i bias nascosti dietro la routine professionale.

La Social Network Analysis, per esempio, permette di svelare come la discriminazione possa spesso nascondersi dietro le relazioni quotidiane (commenti, post, scambio di messaggi); l’Indagine Interna, inoltre, consente di coinvolgere direttamente i dipendenti, incrementando la loro consapevolezza sul contesto nel quale si trovano a lavorare.

La comunicazione tra colleghi può essere semplificata attraverso l’utilizzo del Workplace Color Spectrum, uno strumento che, in base alla frequenza e alla valenza di un comportamento non inclusivo, traduce quest’ultimo in un colore (da verde a rosso, passando per giallo e arancione). Sarebbe insomma più efficace dire “il tuo commento è giallo” piuttosto che “la tua frase va contro i principi di diversità e inclusione”.

Un altro semplice esempio di formulazioni inclusive può essere la riduzione al minimo dei requisiti richiesti nell’annuncio di lavoro; ciò che è importante è insomma analizzare tutti i progetti e ridimensionarli per mitigare i bias. Infine, occorre stabilire dei KPI misurabili, qualcosa che permetta di osservare concretamente i progressi svolti.

Il consiglio fondamentale con cui si è chiuso il primo webinar di Professional HR Talks 2022 è stato quello di tenere alta l’attenzione. Anche quei comportamenti che spesso vengono dati per scontato possono incidere in negativo sull’ambiente di lavoro; dall’altro lato, è importante sapersi mettere in discussione, sapendo che i bias discriminatori possono annidarsi anche all’interno di valori reputati intoccabili.

Il prossimo appuntamento di Professional HR Talks 2022 è previsto per il 24 maggio. L’incontro sarà incentrato su Sostenibilità e Persone e verrà presentato da Anna Lisa Balestra e Simona Ceccarelli di SCS Consulting.

Vuoi saperne di più sul prossimo incontro di Professional HR Talks 2022? Clicca qui sotto per richiedere ulteriori informazioni!