Come funziona una redazione?


Al Master in Media Relations e Comunicazione Digitale gli interventi di tre grandi professionisti dell’Ufficio Stampa e delle Pubbliche Relazioni

Come funziona una redazione?

Nikolas Luhmann, sociologo tedesco della metà del ‘900, ha scritto: “Ciò che sappiamo della nostra società, e in generale del mondo in cui viviamo, lo sappiamo dai mass media". Anche oggi, nell’era dei social media e del citizen journalism, questa citazione rimane più che mai attuale. Per qualunque tipologia di organizzazione, pubblica o privata, essere consapevoli dell’importanza di questi canali nel veicolare l’opinione pubblica è fondamentale per migliorare la propria immagine e il dialogo con i pubblici di riferimento.

Dal comunicato stampa al press kit, dalla conferenza stampa alle relazioni con i giornalisti, l’Ufficio Stampa e le Media Relations consentono all’azienda di migliorare la brand awareness e la brand reputation, influenzare le preferenze del mercato e gestire le situazioni di crisi. Per chi vuole diventare un professionista della comunicazione integrata è quindi indispensabile conoscere e padroneggiare alla perfezione tutti questi strumenti.

Come funziona la redazione di una testata giornalistica?

Quali sono gli step per arrivare a ottenere visibilità sulla carta stampata?

Come la rivoluzione digital ha cambiato le media relations?

Per dare risposta a queste tre grandi domande attorno a cui si snoda la moderna attività di ufficio stampa, all’Executive Master in Media Relations e Comunicazione Digitale arrivano tre grandi professionisti della comunicazione, tre docenti e testimonial pronti a condividere con gli allievi le loro diverse esperienze in ambito di giornalismo e pubbliche relazioni.

Il primo incontro è avvenuto la settimana scorsa, quando la docente Simona Storchi ha portato in aula tutta la sua grinta e le sue competenze per trasmettere agli Allievi le best practice da adottare nel rapporto con i giornalisti. Punti di partenza di ogni relazione professionale di successo sono la conoscenza e la fiducia reciproca: conoscere gli orari di disponibilità dei giornalisti, le loro preferenze per quanto riguarda i contenuti sono i requisiti per diventare un punto di riferimento e, soprattutto, una fonte attendibile di notizie.

Un lavoro quotidiano, da portare avanti con cura certosina e grande sensibilità: durante la lezione Simona Storchi ha mostrato ai ragazzi quali siano gli accorgimenti da tenere a mente e gli errori da evitare, in particolare nell’organizzazione e nella gestione di attività come conferenza stampa, invio del comunicato e conseguente recall, momenti decisivi nei quali anche la più piccola disattenzione rischia di compromettere mesi di lavoro.

Secondo aspetto fondamentale è la conoscenza del sistema dell’informazione. Sapere come si compone la struttura di una redazione, giornalistica o televisiva, come sono suddivisi ruoli e responsabilità, e come sono scanditi i ritmi di lavoro è un prerequisito per ogni professionista della comunicazione 3.0 che voglia svolgere attività di PR in modo efficace. E sarà una delle penne più illustri del giornalismo italiano, nella lezione di domani mattina, ad illustrare agli Allievi i criteri di selezione, produzione e diffusione delle notizie, la definizione della struttura di un giornale e il funzionamento delle redazioni.

Aldo Balzanelli vanta un’esperienza più che trentennale nella carta stampata, iniziata in Ansa, proseguita poi nella redazione bolognese di Repubblica – dove ha seguito come cronista giudiziario alcuni dei fatti più dolorosi della storia del capoluogo emiliano e di cui è stato direttore per tredici anni - e culminata nell’Ufficio Centrale di Repubblica a Roma, dove dal 2015 ricopre il ruolo di Consulente della Direzione. Oltre a presentare l’organizzazione della redazione di una testata giornalistica e i rapporti tra le diverse figure che ne fanno parte – dal direttore al caporedattore, dai capiservizio ai segretari di redazione - Balzanelli offrirà agli Allievi il punto di vista di chi ha attraversato, da protagonista, epoche diverse del giornalismo italiano, e ha giocato un ruolo di primo piano nella transizione di uno dei più importanti gruppi editoriali del paese nell’era della comunicazione digitale.

La sua testimonianza sarà seguita da quella di Cristiano Zecchi, dell’Ufficio Stampa del Comune di Bologna. Giornalista professionista, Cristiano Zecchi fa parte della redazione unica multicanale del comune felsineo, un team incaricato di curare i rapporti con i mezzi di comunicazione per le attività degli organi rappresentativi e di coordinare la comunicazione dei dipartimenti, aree e settori e delle attività di animazione anche nei profili “social” del Comune.