Intervista al Coordinatore Tecnico e Campione del Mondo Riccardo Savin


Le riflessioni del Coordinatore Tecnico, e Responsabile Progettazione e Dinamica del Veicolo di Ducati Corse, sulla prima parte del Master in Ingegneria della Moto da Corsa e sulla stagione sportiva appena conclusa.

Intervista al Coordinatore Tecnico e Campione del Mondo Riccardo Savin

Riccardo Savin, la pausa natalizia è il momento perfetto per fare il punto su questa prima parte di Master. Quali sono le parole chiave di queste prime settimane?

Sono tre. La prima è sicuramente dinamica del veicolo, il primo argomento toccato nel nostro programma didattico. È il primo perché è il punto di partenza fondamentale per chi vuole comprendere appieno il funzionamento di una moto da corsa, ed è ciò che fa la differenza tra una moto mediamente competitiva e una moto vincente.

La seconda?

Progettazione. Perché se la dinamica permette di unire tutti i pezzi del puzzle, come motore, aerodinamica, elettronica e così via, la progettazione è la chiave per tradurre le competenze teoriche in competenze pratiche. Grazie alla partnership con PTC, i ragazzi del Master hanno imparato a usare il software numero uno per la progettazione CAD, PTC Creo. E questo va ben oltre la semplice aggiunta di una voce nel CV, perché è un passo importante per sviluppare una mentalità da progettisti, trovando soluzioni concrete a problemi reali.

Vogliamo aggiungerne una terza?

Direi entusiasmo, perché è dalla prima lezione che questi ragazzi ci mettono passione e impegno. Di questo sono molto contento, perché la formazione tecnica è fondamentale, ma noi che lavoriamo nel motorsport sappiamo che i grandi risultati passano dall'entusiasmo e dalla coesione del gruppo.

Pochi giorni fa il gruppo ha avuto anche la sua prima trasferta: la visita aziendale presso Andreani Group. Qual è l’importanza di questo tipo di esperienze?

Innanzitutto ti permettono di vedere come le competenze teoriche trovino applicazione in un contesto produttivo. Una moto da corsa racchiude un vero universo di conoscenza, tecnologia e relazioni. È importante esserne consapevoli, anche solo per rendersi conto delle tante opzioni che si aprono a chi sceglie di impegnarsi in questo percorso. E poi perché è fondamentale osservare come si genera l'innovazione, e conoscere le persone dietro alle storie di successo. Aziende come Andreani Group, e tutte quelle che i ragazzi avranno modo di visitare nel 2024, sono eccellenze internazionali a cui ispirarsi in tutto e per tutto.

A proposito di eccellenze internazionali: questo è stato anche il mese dei festeggiamenti per una stagione storica in cui Ducati Corse ha infranto ogni record. Che significato hanno queste vittorie per te?

È davvero gratificante. Quest’anno non siamo riusciti soltanto a ripetere i risultati dello scorso anno, ma abbiamo fatto addirittura meglio. E siccome per arrivare dove siamo abbiamo lavorato duramente, non solo quest’anno, ma l’anno prima, e tutti quelli precedenti, è giusto festeggiare a dovere.

Che cosa significano queste vittorie per i ragazzi del Master?

Significa fondamentalmente che la moto più veloce al mondo viene costruita a pochi km da dove ogni settimana si svolgono le lezioni del Master. Lezioni che in molti casi vedono la partecipazione proprio degli artefici di quella moto. Penso che questo voglia dire molto per loro. Sicuramente che a questo Master hanno accesso a un know-how che non si trova da nessun’altra parte. E poi che la conoscenza, unita al duro lavoro, all'impegno e alla dedizione, aprono la strada a risultati d’eccellenza.

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