Lavorare nel bike motorsport: come entrare in un racing team


Quali figure professionali troviamo all’interno di una scuderia? E quali competenze sono richieste per entrare nel mondo del motorsport?

Lavorare nel bike motorsport: come entrare in un racing team

Poche passioni sono più forti di quella per la velocità e per le competizioni sportive. Non stupisce quindi che lavorare nel motorsport rappresenti per tantissime persone il coronamento di un sogno e la via ideale in cui coniugare interessi personali e futuro professionale.

Quando è unita a quella per le due ruote, poi, la passione può essere viscerale. Il solo amore per la motocicletta, tuttavia, non è sufficiente per farsi strada nel mondo del motociclismo da competizione. Oltre alla flessibilità e alla predisposizione al sacrificio che sono richieste a chi dovrà percorrere il mondo in lungo e in largo, servono ovviamente competenze altamente specialistiche, necessarie per potersi inserire in un settore in cui innovazione e sviluppo tecnologico sono all’ordine del giorno.

Le figure professionali di un racing team

L’organizzazione di un racing team dev’essere snella ed efficiente. Il principio che ne sta alla base è infatti garantire la massima copertura di know-how tecnico con il minor numero di persone. Tipicamente, un team motociclistico è composto da non più di una decina di persone: oltre naturalmente al pilota troviamo un Crew Chief, tre meccanici e un capo-meccanico, un gommista, un sospensionista e tre ingegneri. Sopra di loro c’è la direzione generale del team, composta dal direttore generale e dal direttore sportivo, dai responsabili di dinamica, elettronica e strategia e dall’analista dati.

A questi due gruppi, che costituiscono la componente tecnica del racing team, si aggiungono infine i responsabili dell’ufficio stampa/comunicazione e quelli del servizio hospitality. Un ecosistema molto articolato, che assegna a ciascun membro compiti e funzioni ben definiti, dentro e fuori dai box, durante i weekend di gara e nelle pause tra un gran premio e l’altro.

Le attività di un weekend di gare

Un weekend di corse si compone di tre fasi: prove e qualifiche, gara e post-gara. Perché un racing team ci arrivi nelle migliori condizioni possibili è però fondamentale ciò che avviene in precedenza. È il cosiddetto lavoro di pre-sessione, nel quale le scuderie sono impegnate nel controllo funzionale della motocicletta, nel miglioramento dell’affidabilità e nello studio delle impostazioni del veicolo, sia per la parte meccanica che per quella elettronica. Sempre la pre-sessione è la fase in cui vengono definiti aspetti cruciali delle attività su pista, tra cui la pianificazione dei turni con i diversi setup e la scelta delle gomme.

All’interno dei weekend di gare, nei momenti in cui il pilota è in pista l’obiettivo prioritario del racing team è il monitoraggio. Se attività quali il controllo funzionale di motore ed elettronica, o la verifica delle impostazioni più semplici di veicolo e centralina non presentano di per sé particolari difficoltà, più complesso per il team è riuscire a mantenere la calma di fronte a eventuali imprevisti, che potrebbero impedirgli di valutare con la dovuta lucidità le prestazioni della motocicletta.

Al termine della sessione di prove, infatti, ogni singola curva del circuito dovrà essere analizzata in ogni suo minimo dettaglio. Sarà da quest’analisi minuziosa, da compiersi insieme al pilota e con il supporto dei dati telemetrici, che il racing team deciderà quali modifiche apportare alla motocicletta (cambio, assetto, tarature....) nonché, aspetto fondamentale, le strategie di gara da adottare.

Una volta posta la moto sulla griglia di partenza i giochi sono perlopiù fatti. Ma il lavoro del racing team si protrae anche dopo la bandiera a scacchi, indipendentemente dal risultato conseguito. L’analisi del comportamento in gara della moto è uno dei momenti decisivi di tutto il weekend di gara, se non il più importante in assoluto, perché è qui che si ridefinisce il punto di partenza del processo di sviluppo della moto. Se il follow-up avrà omesso informazioni significative o sottovalutato problemi rilevanti, ciò si ripercuoterà negativamente sul nuovo lavoro di pre-sessione, che a sua volta finirà per inficiare le performance della gara successiva.

Le competenze necessarie per lavorare nel bike motorsport

Capacità analitiche e attenzione per i dettagli, per riuscire a individuare e correggere eventuali problemi nel più breve tempo possibile. Stabilità mentale e doti comunicative, per rapportarsi correttamente con piloti e colleghi del racing team. Alla luce delle attività appena descritte sono questi i requisiti, da un punto di vista delle soft skills, necessari per entrare nel mondo del motorsport. Sul piano delle competenze più hard, invece, ciò che serve, almeno nella fase d’ingresso, è una preparazione a 360° sulla motocicletta da competizione. Per ambire ad entrare in un racing team, infatti, occorre essere pronti a fronteggiare tutte le problematiche che possono verificarsi all’interno di questo delicato ecosistema.

Dinamica del veicolo, aerodinamica, motore, e naturalmente l’elettronica, sempre più centrale nel mondo delle corse. Chiunque voglia far parte di questo mondo deve avere piena padronanza con tutti i principali concetti e strumenti della motocicletta da competizione.

Non è facile reperire un set di competenze di questo tipo. Il Master in Ingegneria della Moto da Corsa nasce proprio per fornire la preparazione specialistica più avanzata possibile in ambito bike motorsport. L’obiettivo è formare profili in grado di inserirsi da subito come ingegneri di pista, ingegneri elettronici o analisti dati all’interno dei racing team dei più importanti e prestigiosi campionati internazionali.

Il Master è patrocinato da FMI - Federazione Motociclistica Italiana (la federazione che disciplina, regola e gestisce lo sport del motociclismo nel territorio nazionale e rappresenta l’Italia in campo internazionale), Confindustria ANCMA (l’associazione che riunisce le aziende italiane costruttrici di veicoli a 2 e a 3 ruote) e dalla Fondazione Marco Simoncelli.

La faculty è composta da professionisti del settore e include nomi importanti del bike motorsport: Marco Zambenedetti (Coordinatore Tecnico Ducati Team SBK), José Manuel Cazeaux (Crew Chief Team Suzuki Ecstar) e tanti altri, coordinati da Riccardo Savin, Responsabile Dinamica del Veicolo Ducati.

Vorresti entrare nel mondo del motorsport? Ti piacerebbe vivere un’esperienza professionale all’interno di un racing team? Sono aperte le selezioni per la settima edizione del Master, in programma da ottobre 2019 a maggio 2020. Affrettati! Vai alla scheda del Master e prenota subito il tuo posto sulla griglia di partenza!