Progettazione elementi strutturali veicolo


Con Roberto Stefanelli, progettista, ingegnere e artigiano della motocicletta, gli Allievi apprendono come progettare una moto da corsa

Progettazione elementi strutturali veicolo

Il percorso degli Ingegneri della Moto da Corsa taglia un nuovo traguardo intermedio, con la conclusione del modulo dedicato alla Progettazione degli elementi strutturali di un veicolo. Naturalmente, nel caso in questione il veicolo è la motocicletta da corsa, la cui progettazione, prima ancora che la realizzazione stessa, pone l’Ingegnere di fronte a sfide concettuali tanto complesse quanto affascinanti.

Quando si parte da zero, con un foglio bianco e una matita, è facile avvertire un senso di smarrimento. Da dove comincio? Dove voglio arrivare? Quali caratteristiche devo privilegiare? La moto dev’essere potente o ciò che conta è l’affidabilità? Per orientare gli Allievi nella risoluzione di questo tipo di dilemmi progettuali è intervenuto, per la prima volta nel Master, Roberto Stefanelli, Ingegnere Meccanico, Progettista della Scuderia di F1 Toro Rosso.

Da sempre appassionato di motociclette - è a tutti gli effetti un “artigiano” della moto, e ha conseguito il dottorato di ricerca con una tesi sulla progettazione, simulazione e prototipazione di un motociclo ad assetto variabile che lui stesso ha costruito e brevettato - prima di entrare nel mondo delle quattro ruote Roberto Stefanelli è stato per tanti anni Progettista Veicolo in Ducati Corse, divisione MotoGP, dove si è occupato di parti strutturali, sospensioni, freni, sistema di scarico e alimentazione.

Nel corso delle sue lezioni, che hanno lasciato i ragazzi a dir poco entusiasti, Stefanelli ha trattato le principali tematiche legate alla progettazione ciclistica, in particolare quella di telaio, sterzo e sospensioni. Si è poi soffermato sull’ergonomia del pilota, illustrando gli elementi che definiscono l’interazione tra pilota e veicolo, gli effetti delle regolazioni di pedane, manubrio, sella e serbatoio e come queste variano nelle diverse fasi di percorrenza di un circuito.

Nell’ultima sua lezione, tenutasi lo scorso weekend, Stefanelli ha infine introdotto nozioni di Finite Element Analysis (FEA), una tecnica di simulazione a computer usata per analisi ingegneristiche. Applicata al motorsport, l’Analisi Elementi Finiti permette di calcolare deviazioni, sollecitazioni, vibrazioni e altri comportamenti dovuti al moto del veicolo, consentendo in ultima istanza di migliorare la progettazione, definire con più precisione i suoi parametri, effettuare prototipazione virtuale così aumentando la produttività e riducendo i costi della sperimentazione.

Questa introduzione funge da ponte alle lezioni che cominceranno tra due settimane con il corso di progettazione CAD tramite software CAD Creo, tenuto dal docente Alessandro Ferri. Prima però c’è un’altra importante tappa del viaggio intorno al motore della motocicletta da competizione, con la lezione di Danilo Mojoli sulla progettazione di una testa motore.

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