Trend 2021: cosa faranno i brand sui social media?


Dall’ascesa del gaming al crescente bisogno di autenticità, ecco quali saranno alcune tendenze della comunicazione e del marketing sui social media.

Trend 2021: cosa faranno i brand sui social media?

Alla vigilia del 2021, i social media contano ormai più di 4 miliardi di utenti in tutto il mondo. La loro presenza nel vissuto quotidiano è sempre maggiore e, di conseguenza, per i brand che presidiano questi importanti canali è fondamentale esplorarne le nuove frontiere e le tendenze in ascesa, che potranno rivelarsi il presupposto del successo nei mesi a venire.

La pandemia di Covid-19 è stata un forte catalizzatore, che ha accelerato alcune tendenze e processi all’interno delle organizzazioni: cosa è successo di rilevante nel 2020 e quali saranno, quindi, i trend 2021 nei social media, alla luce di quanto è accaduto? Come sono cambiate le strategie di marketing e di comunicazione che passano da questi canali e come potrebbero evolvere ancora nei prossimi mesi? Ne parliamo in questo articolo, partendo dai dati emersi da alcuni report.

Alcuni dati sui social media a livello mondiale

Prima di parlare di trend, è importante citare qualche dato che riguarda la diffusione e l’utilizzo dei social media a livello mondiale. Secondo il rapporto Digital 2020 realizzato da WeAreSocial e Hootsuite, all’inizio dell’anno, sono ben 5 miliardi le persone che hanno accesso a un dispositivo mobile, ovvero il 67% degli abitanti del pianeta. Gli utenti attivi sui social media sono cresciuti del 10% rispetto all’anno precedente, sfiorando i 4,14 miliardi. Facebook continua a essere il social network più utilizzato e conta 2,7 miliardi di utenti, seguito a ruota da YouTube e WhatsApp (2 miliardi).  

Social media trend 2021: l’impatto del Covid-19 sulla comunicazione 

Analizzare gli scenari del marketing in previsione del nuovo anno non è soltanto una consuetudine, ma è quanto mai importante in un momento come questo. Per farlo, Talkwalker e HubSpot hanno interpellato 70 esperti mondiali del settore, e hanno raccolto le loro riflessioni nel Report sui social media trend 2021, supportati da dati e statistiche.

Tra i punti fondamentali che emergono da questo documento, c’è naturalmente l’impatto della pandemia, le cui ripercussioni si avvertiranno anche nei prossimi anni e influenzeranno anche i toni delle conversazioni online. A questo proposito, si può parlare delle cosiddette 4C del Covid-19 (Community - comunità, Contactless - assenza di contatto, Cleanliness - igiene, Compassion - compassione, che riflettono le preoccupazioni dei consumatori e stanno indirizzando sia la comunicazione che le strategie di marketing. Ai brand sarà chiesto sempre più di rassicurare i consumatori e informarli: come sottolinea nel report Francesco Ambrosino, Blogger e Social media manager, inoltre, “nel corso del 2021 sarà interessante seguire le evoluzioni del content marketing in ambito medico-sanitario. La gente ha bisogno di informazioni accurate ma, al tempo stesso, di facile fruizione. È una sfida molto stimolante, che va affrontata con serietà”. 

Tra conversazioni, autenticità e contenuti di valore

Appare chiaro come il focus del marketing conversazionale si sposterà sempre più verso i bisogni dell’utente - ricevere un’informazione o conoscere il funzionamento di un prodotto - che desidera un dialogo empatico e di spessore. Per questo motivo, i brand dovranno porsi come interlocutori sempre più disponibili, umani, pronti a una conversazione che somiglierà a quella di due persone che dialogano faccia a faccia. L’interazione umana e l’intelligenza artificiale si mescoleranno per dare credibilità al brand e per generare fiducia nel consumatore, che sarà così più propenso a effettuare un acquisto. Autenticità sarà la parola chiave del marketing nel 2021 e il fattore che farà la differenza tra una campagna vincente e un flop.

A questo proposito, è bene sottolineare anche un’altra tendenza generata dall’emergenza Covid-19 e dal clima di generale incertezza che ha caratterizzato tutto il 2020. Per tutti i brand, aver lavorato per molti mesi in remoto ha significato rivedere la tipologie di contenuto offerte agli utenti e dover riorganizzare i team secondo le nuove dinamiche. A volte, quindi, la qualità del contenuto non ne ha rispecchiato il valore, ma questo elemento non ha pesato. Il pubblico, infatti, ha continuato a fruirne e, spesso, a volerne anche più che in passato, dimostrando quindi che, laddove il brand ha offerto autenticità e spessore, la forma è passata in secondo piano. Possiamo aspettarci che questo accadrà anche nel 2021.

Marketing nostalgico

In un momento difficile, guardare al passato, anche quello recente, può generare un sentimento di sicurezza e tranquillità. Non è un caso se le citazioni di parole chiave legate alla nostalgia o al ricordo, durante il lockdown, siano passate da circa 13 milioni di mention a 24,4 milioni (+88%). “Ottimismo e positività richiamando sensazioni positive del passato, sviluppo del senso di comunità e forte impegno sociale. Penso che siano questi i 3 temi chiave nel 2021. Sono trend già presenti in alcune recenti campagne di successo e sono naturali risposte al senso di solitudine e all’incertezza per il futuro”, come ha messo in luce Miriam Bertoli, Digital & Content Marketing Strategist, nel report di Talkwalker. È inoltre probabile che questo porterà a un’ulteriore segmentazione, poiché il nostalgia marketing funziona soltanto per una generazione alla volta: sarà quindi necessario trovare per ogni fascia di età i contenuti davvero coinvolgenti e in grado di generare engagement.

L’ascesa del gaming e della realtà virtuale

Nel 2021 vedremo sempre più gaming e realtà virtuale sui social media: certo, spesso si tratta di tecnologie e strumenti accessibili soltanto a grandi brand, ma la loro ascesa è destinata a coinvolgere anche attori minori. Del resto, i dati raccolti da Talkwalker e HubSpot parlano chiaro: durante il lockdown, il numero di utenti dei social media che ha utilizzato i videogiochi è aumentato, così come gli iscritti a forum e community del settore. Questa tendenza influirà sulle scelte di marketing e i contenuti promozionali basati sul gaming saranno senza dubbio molto più diffusi a partire dai prossimi mesi. Sarà quindi interessante analizzare in che modo le aziende li implementeranno nelle loro strategie. 

Importanza del video e dei contenuti live

Nel 2020, il video è stato ancora protagonista dei social media e delle strategie di marketing: anche nel 2021 questo trend troverà conferma, soprattutto per quanto riguarda TikTok, Instagram, Facebook, LinkedIn. La vera ascesa, però, sarà dei contenuti live: se durante quest’anno, complice la pandemia e la chiusura forzata, tantissime aziende hanno trasmesso in live streaming tramite i social media, nei prossimi mesi vedremo un numero sempre maggiore di tutorial, eventi e altre tipologie di contenuti in diretta. Sebbene questa modalità possa essere estranea alle fasce di utenti meno giovani, anche loro hanno apprezzato il poter partecipare, attraverso lo schermo di un pc o di un cellulare, a un’esperienza che altrimenti sarebbe stato impossibile vivere.

Contenuti “sneakable”

I cosiddetti contenuti sneakable, ovvero fruibili in breve tempo e con grande facilità, saranno ancora sulla cresta dell’onda anche nel 2021. Di cosa parliamo? Meme, quotes, gif, infografiche… tutto ciò che ognuno di noi ha condiviso con amici e parenti più e più volte, attraverso i vari servizi di messaggistica. Questo tipo di contenuto offre un intrattenimento immediato oppure fornisce delle informazioni in maniera veloce, e arriva, attraverso la ricondivisione, a un numero elevato di utenti: in questo modo, il messaggio del brand e il suo nome vengono largamente diffusi, a fronte di un impegno minore rispetto a quello necessario a produrre un contenuto di altro formato (che ha naturalmente una funzione ben diversa).

Comprare direttamente dai social media

Fare shopping attraverso i social media sarà sempre più comune, nel 2021: Facebook, Instagram, Twitter, Snapchat e TikTok stanno sviluppando già da tempo delle soluzioni a riguardo. In particolare, Facebook e Instagram hanno già implementato la funzione che permette di compiere acquisti direttamente tramite le applicazioni, con il notevole vantaggio per il brand di non dover necessariamente avere un e-commerce. Per l’utente, invece, la comodità e di non doversi spostare al di fuori del social e avere quindi la possibilità di continuare a navigare al suo interno dopo aver concluso l’acquisto.

WhatsApp lancia il carrello della spesa

Proprio nelle scorse settimane, anche l’applicazione di messaggistica WhatsApp ha introdotto la funzione Carrello per gli account Business, su scala globale: attraverso l’icona a forma di negozio, che si trova in alto a destra, si potranno visualizzare i cataloghi, selezionare gli articoli e inviare l’ordine attraverso un unico messaggio, mentre prima era necessario inviarne uno per ogni articolo. Il servizio, disponibile dall’8 dicembre, semplifica l’operazione di acquisto sia per il consumatore che per il venditore.

Bisogno di informazione e consapevolezza del pubblico

Tra le sfide più grandi da affrontare nel 2021 c’è quella alle fake news: la crisi dovuta alla pandemia, infatti, ha ampliato il dibattito sulla disinformazione e messo questo ancor più in primo piano rispetto al passato. In questo contesto, i brand sono chiamati a essere trasparenti, a fornire le informazioni che i consumatori vogliono, a scegliere una comunicazione aperta, a non condividere messaggi e notizie che potrebbero rivelarsi false o fuorvianti. Un attento monitoraggio delle conversazioni sarà fondamentale a questo proposito.

Abbiamo già ricordato come la trasparenza e l’autenticità della marca siano tra i trend del 2021, e questo porta a un’ulteriore considerazione, forse la più importante di tutte: i consumatori sono sempre più socialmente consapevoli, in particolare per quanto riguarda le generazioni più giovani. Per guadagnare la loro fiducia, il brand dovrà dimostrare di avere davvero a cuore le loro aspettative e i loro valori: è evidente, infatti, che tutte le tendenze esaminate vadano nella direzione di un ruolo ancora più centrale del consumatore all’interno delle strategie di marketing e comunicazione. Ascoltarne la voce, dare risposte concrete, dimostrare di comprenderlo è ciò da cui i brand dovranno ripartire. 

 

Conoscere i trend social del nuovo anno è importante per chi lavora nel digital marketing e nella comunicazione. La formazione continua è un altro aspetto da non trascurare per chi intraprende delle carriere in questi settori, all’interno di un’azienda o di un’agenzia: per questo motivo, frequentare un Master può davvero essere una scelta vincente, sia per chi ha già alcuni anni di esperienza che per chi si è appena avvicinato al mondo del lavoro. Il nostro percorso Executive in Media Relations e Comunicazione Digitale fornisce strumenti e competenze specialistiche spendibili fin da subito, che ti renderanno più competitivo: un vero e proprio investimento sul tuo futuro.

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