Anche la Moda gioca in casa


Coerenza, sincronizzazione, omnicanalità: questi i consigli forniti da un’importante professionista agli allievi dell’area Fashion di Professional Datagest

Anche la Moda gioca in casa

All’Executive Master in Fashion Management ha portato la sua testimonianza Silvia Azzali, Chief Commercial Officer & Member of the Board di Wolford.

Il secondo modulo di studi, quello incentrato su Strategic Fashion Merchandising & Buying, si arricchisce grazie al contributo di un’esperta del settore, che grazie alla propria esperienza ha approfondito le dinamiche di management e buying di prodotto.

Le parole di Silvia Azzali

Dopo avere costruito la propria carriera in alcune importanti realtà del mondo fashion (come Dolce & Gabbana, La Perla e MOSCHINO), negli ultimi anni Silvia Azzali è approdata a Wolford.

Qui riveste attualmente il ruolo di CCO e di Global Sales & Merchandising Director; le sue principali mansioni riguardano quindi la gestione dell’area marketing, comunicazione, design e di tutti i canali di vendita (sia fisici che digitali).

Essendosi occupata principalmente di Retail e Merchandising, Azzali ha esposto agli allievi del Master le proprie considerazioni a riguardo, concentrandosi in particolare sulla corretta definizione del prodotto e della mission della propria azienda.

Quest’ultima, infatti, deve mantenere una fondamentale coerenza di messaggi e valori, in modo da potersi distinguere all’interno del mercato sempre più agguerrito. Allo stesso tempo, introiettare un messaggio mantenendolo stabile favorisce la fidelizzazione del cliente.

Wolford, approdata da due anni in Italia e punto di riferimento mondiale per lo skinwear, costruisce il proprio vantaggio competitivo “giocando in casa”: tenta cioè non solo di potenziare la fedeltà dei clienti già affezionati, ma anche di recuperare coloro che si erano allontanati dal brand.

Una minuziosa gestione delle strategie

L’approccio sempre più specialistico richiesto dal mondo Fashion Retail porta le aziende a rivedere le loro organizzazioni e i ruoli di ciascuno, soprattutto nelle attività rivolte direttamente al cliente.

Il merchandising, in particolare, deve abbandonare ogni tentativo di manipolazione: il consumatore odierno, dotato di molteplici canali e strumenti, è sempre più esperto e attento, e per questo restio ad accettare strategie di marketing imposte.

È dunque necessaria una corretta definizione non solo del progetto, ma anche delle strategie distributive; sia queste ultime che il piano comunicativo devono necessariamente basarsi sul paradigma dell’omnicanalità, in modo da verticalizzare i pubblici di riferimento promuovendo una fondamentale sincronizzazione.

Una strategia di successo nasce insomma dalla corretta strutturazione di tutti gli elementi: non solo i consumatori sono sempre più vigili ed esperti, ma anche i brand sono in grado di conoscere esattamente il profilo dei loro acquirenti.

Alla luce di ciò, occorre elaborare strategie di merchandising che tengano conto nel dettaglio di ogni singolo aspetto, non lasciando niente al caso. Analisi dei trend, creazione di coerenza, identificazione di opportunità: solo così sarà possibile comunicare attraverso lo stile.

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