Un’esplosione di talento


Cinque progetti di assoluto valore, all’altezza delle ambizioni dei partecipanti e delle aspettative di CRIF, l’azienda che li ha messi alla prova: così si chiude un’edizione speciale dell’Executive Master in Gestione e Sviluppo delle Risorse Umane.

Un’esplosione di talento

Rinunciare alla componente relazionale dev’essere stato particolarmente difficile per chi, come gli Allievi dell’11a edizione dell’Executive Master in Gestione e Sviluppo delle Risorse Umane, ha deciso di costruire la propria vita intorno alle persone.

Ma le difficoltà, compreso il dover lavorare insieme a distanza e solo dopo poco essersi conosciuti, non hanno scoraggiato i ragazzi, che hanno lavorato insieme per raggiungere un obiettivo comune.

Quanto più ci si sofferma sull’eccezionalità del contesto, tanto più valore acquisisce il lavoro svolto dagli Allievi che, con l’evento di chiusura tenutosi venerdì scorso, non hanno solamente completato un’esperienza formativa, ma hanno portato a termine un vero e proprio percorso di evoluzione personale e professionale. Impreziosito, come da filosofia di Professional Datagest, dalla collaborazione con un’azienda di spicco del nostro territorio: CRIF, specializzata in sistemi di informazioni creditizie (SIC) e di business information, presente oggi in più di 35 paesi in tutto il mondo.

Cinque gruppi e tantissime idee per il modello People Analytics di CRIF

Gli allievi sono arrivati carichi e preparati, forti delle settimane di intenso lavoro in gruppo, condotto sotto l’attenta supervisione dei coach di progetto Carlos Munoz Novo e Andrea Capano. L’obiettivo era comune: sviluppare una strategia di employer branding potenziata grazie all’utilizzo di un approccio data-driven di CRIF in tutte le diverse fasi della Employee Experience.

Dopo le presentazioni di rito da parte della Coordinatrice Scientifica del Master, Simona Calzolari, il gruppo 1 ha aperto le danze presentando il proprio lavoro incentrato sulla Talent Attraction e sui possibili strumenti per migliorare la fase di selezione.

Ha proseguito il gruppo 2 illustrando le proprie idee sulla formazione del personale, in particolare sul potenziamento delle soft skills dei neolaureati STEM, che talvolta mostrano al responsabile HR un mismatch tra le capacità trasversali di cui dispongono e quelle già diffuse tra i dipendenti.

Millennials e Generazione Z sono invece il focus del lavoro del gruppo 3, che ha concentrato la propria attenzione sullo sviluppo. L’utilizzo di strumenti innovativi di comunicazione interna, con un’enfasi speciale su mentoring e trasmissione dei feedback, è la via suggerita dai ragazzi per facilitare lo sviluppo di carriera e minimizzare il rischio di fuoriuscite dei talenti.

Parlando di carriera, “Move to the next level” è il nome che il gruppo 4 ha dato al proprio progetto, dedicato alla mobilità interna, nel quale vengono delineati i possibili KPI per una raccomandazione automatica dei dipendenti chiave.

Ha concluso le presentazioni il gruppo 5, con un lavoro intitolato “Let’s explode your talent”, finalizzato allo sprigionamento del potenziale interno all’azienda, da conseguire con azioni a tutto campo di engagement del personale e miglioramento della reputazione esterna.

Misurarsi con l’ultima frontiera del mondo HR: una sfida vinta

È servito più tempo di quanto inizialmente previsto a docenti e referenti CRIF per trovare un accordo sul progetto migliore. “Il dato è al centro di tutto ciò che facciamo - ha commentato Simona Durante, Senior HR Manager di CRIF, presente in sala insieme alla collega Silvia Giancaterino, Senior Organizational Development Analyst - Per noi, dunque, è stato naturale invitarvi a ragionare sui People Analytics all’interno dei processi HR un tema e un ambito di applicazione particolarmente sfidante. Nonostante questo tutti i gruppi hanno presentato dei lavori egregi, dimostrando di aver compreso come declinare l’approccio data-driven in tutte le fasi e in tutti i processi delle risorse umane”.

Alla fine, una menzione speciale è stata attribuita al gruppo 5, per essere stato in grado di esprimere una strategia completa, sapientemente declinata in tutti i momenti della Employee Journey. Per tutti i partecipanti è arrivato l’invito da parte delle due referenti CRIF a visitare la sede non appena le condizioni lo permetteranno, per toccare con mano come i processi HR funzionino e si evolvano in un'azienda come  CRIF, che nel mondo conta più di 5000 collaboratori.

Dopo i saluti e i ringraziamenti della Direttrice di Professional Datagest Vilma Febbroni, sono stati i docenti Francesco Bonvicini, Corporate HR Director di Alfasigma, e Simona Calzolari a tirare le fila di quattro mesi di alta formazione.

Una delle tante cose belle di un percorso come questo - ha detto Bonvicini, docente del Master sin dalla sua prima edizione - è entrare con un’idea di una professione e uscire con una completamente diversa. Ora sapete cosa vuol dire essere CPO, Chief People Officer, e lo avete dimostrato proponendo dei lavori di altissimo valore, ancora più meritevoli vista la difficile situazione in cui sono stati creati.

Ci sono state delle difficoltà ma avete saputo superarle, arrivando a concretizzare il vostro percorso in un project work che mai come quest’anno si è dimostrato particolarmente sfidante - ha concluso Simona Calzolari - A tutti voi va l’augurio, di cuore, di continuare a perseguire i vostri sogni con lo scopo di raggiungere sempre i vostri obiettivi. Per me è stato un piacere conoscervi e avere l’opportunità di lavorare con voi.

E così è stato per tutta Professional Datagest. Nonostante la distanza questi ragazzi hanno saputo lasciare un segno. E se sapranno proseguire sulla strada tracciata con lo stesso impegno e con la stessa passione, nessun traguardo sarà loro precluso.

In bocca al lupo a tutte e a tutti!

Sono aperte le selezioni per la 12ª edizione dell'Executive Master: scopri come partecipare!