Performance a tutto campo


Si allargano gli orizzonti al Master in Ingegneria della Moto da Corsa, con i moduli dedicati al calcolo strutturale, alla progettazione veicolo e all’aerodinamica.

Performance a tutto campo

C’è una cosa che accomuna tutti i docenti del Master in Ingegneria della Moto da Corsa. Anzi due. Sì perché la prima ha a che fare con le esperienze di altissimo profilo che rendono questi docenti profondi conoscitori del motorsport, sia a due che a quattro ruote. La seconda, invece, quella di cui vogliamo parlare in questa sede, riguarda l’approccio con cui accompagnano gli Allievi verso la piena comprensione del loro oggetto di studio: la motocicletta da corsa.

Specializzarsi è importante, e tra gli scopi del Master c’è aiutare ogni Allievo a individuare la propria strada assecondando le proprie inclinazioni. Ma ancora più importante è riuscire a costruire una visione olistica della moto da competizione. Cosa significa? Significa approfondire la conoscenza delle singole componenti e al tempo stesso comprenderne le connessioni. Sviluppare un’interdisciplinarietà che permetta di conoscere le leggi della dinamica e trarre il massimo vantaggio dagli strumenti elettronici. Significa anche pensare fuori dagli schemi, escogitare soluzioni inedite che portino all’innovazione decisiva per avere la meglio sugli avversari.

In questo senso, le settimane recenti del Master segnano un passaggio fondamentale per l’acquisizione di una visione ad ampio raggio della moto da competizione, grazie a moduli dedicati a temi di assoluta avanguardia, e a docenti che hanno fatto della ricerca di soluzioni innovative il tratto distintivo delle proprie carriere nel bike motorsport.

Analisi strutturale, progettazione veicolo e aerodinamica

Conclusi i moduli dedicati a progettazione CAD e motore, tenuti dai docenti Alessandro Ferri e Danilo Mojoli, i nostri Ingegneri si sono concentrati sul calcolo strutturale dei componenti motore, sulla progettazione del veicolo e sull’aerodinamica.

Il calcolo strutturale comprende una serie di tecniche matematiche che permettono di studiare fenomeni strutturali legati alla rigidezza, alla resistenza e alla stabilità elastica dei corpi, ed è diventato uno strumento importante nello sviluppo di diverse componenti di una motocicletta, come telaio, appendici aerodinamiche, motore e sospensioni.

A mostrare ai nostri Allievi le tecniche del calcolo strutturale applicato ai componenti motore è stato Andrea Levati, R&D Engine Design di Ducati, co-creatore dell’ultimo capitolo della grande storia motoristica di Borgo Panigale, il V4 Granturismo. Laureato in ingegneria aeronautica al Politecnico di Milano (le sue prime esperienze nella progettazione hi-tech hanno riguardato i componenti dei moduli italiani della stazione spaziale internazionale), Andrea Levati può essere definito un professionista della performance in senso lato, avendo lavorato, oltre che con Ducati, anche in ambito nautico con Luna Rossa e Mascalzone Latino Capitalia Team, e nelle quattro ruote per diversi brand di grande prestigio tra cui Lamborghini e Maserati Corse.

Proveniente da Ducati, anch’egli ingegnere aeronautico, è il docente del modulo di progettazione veicolo, Alberto Tarroni, responsabile della progettazione veicolo delle Rosse che corrono nel campionato mondiale Superbike. Le lezioni di Tarroni hanno l’obiettivo di guidare i progettisti per tutto il ciclo di vita del progetto, dal momento zero, quello del classico foglio bianco, all’invio finale per la realizzazione materiale del componente, sia approfondendo tematiche legate alla moto, come la progettazione ciclistica e l’ergonomia, che alla gestione del progetto, come la relazione con piloti e fornitori.

Infine, le ultime due settimane hanno aperto agli Allievi le porte dell’aerodinamica, un campo ad alta evoluzione per il bike motorsport. Corrado Ficuciello è tra i pionieri dell’aerodinamica nelle due ruote, avendo curato per tanti anni la progettazione, lo sviluppo e la realizzazione di tutti i componenti aerodinamici e in materiale composito di Aprilia Racing, per le moto di tutte le categorie, dalla 125 alla MotoGP e alla Superbike, fino anche al motocross, al motard e al motorally. Nessuno meglio di lui può dunque illustrare ai nostri Ingegneri il lavoro e le professionalità dell’aerodinamico, una figura sempre più importante anche nei box dei team delle due ruote, come testimoniano i recenti sviluppi anche regolamentari della MotoGP.

Di frontiera in frontiera: i materiali compositi

Quella dell’aerodinamica non è l’unica rivoluzione in atto nel bike motorsport. Un’altra branca che sta contribuendo a ridefinire il concetto di performance di una moto da corsa è certamente l’ingegneria dei materiali. Dagli acciai ad alta resistenza con cui si fabbricano i telai, alle leghe di titanio e alluminio di componenti motore, impianti di scarico e cerchi, una moto da corsa rappresenta lo stato dell’arte del progresso tecnologico in fatto di materiali.

Ad avvicinare gli Ingegneri a questa frontiera dello sviluppo ingegneristico sarà Silvia Gaiani, ingegnere meccanico, dottore di ricerca in meccanica avanzata e tecnica del veicolo e amministratore delegato di Vsystem, fabbrica di meraviglie modenese in cui si producono componenti destinati ai racing team delle due e delle quattro ruote.

Vuoi acquisire anche tu professionalità avanzate per lavorare nel bike motorsport? Scopri di più sul Master in Ingegneria della Moto da Corsa, il percorso formativo per gli ingegneri appassionati delle due ruote.